sabato 29 dicembre 2007

Ao, che ce voi fa'?

Ormai bazzico in giro per l'Italia, perlomeno nei momenti in cui si riesce a respirare - ossia quasi mai - e inizio a scontrarmi con la realtà delle diversi dialetti e modi di pronunciare. Mi sono sempre divertito un mondo nel notare certe inflessioni; si può dire tutto dell'Italia, ma è una fornace di lingue italiane, piene di sfumature e ricche di culture (rima non cercata). Tra Genova e Trieste mi sono piacevolmente scontrato con queste realtà, forse per la prima volta dopo anni e anni passati a marcire nel romano più becero. Che volete, in facoltà giravano soprattutto indigeni! Ora invece posso sperimentare nuove sonorità e godermele in pieno!! Che dire della "esssse" modenese o del cantilenare genovese? Favolosi...
Per chiudere, mi dicevano che non si sentiva che ero romano: ho osato riferirlo a Trieste e mi hanno letteralmente riso in faccia... Ao, che ce voi fa'?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Incredibilmente gli italiani, rissosi e sempre pronti alle lotte interne, sulle lingue e dialetti non hanno mai avuto istinti omicidi. Ci ha provato un po la Lega, conscia delle fresconate che stava raccontando. Ma il popolo italiano non si è mai acceso per dispute linguistiche. In Spagna, per molto meno, ci hanno fatto il morto. La compresenza pacifica dialettale è una delle belle cose di questo paese.

un saluto andrè!